Manifestazione delle associazioni di volontariato contro decisione del SEUS
Il CoReSa, Coordinamento Regionale Sanità, raggruppa circa 40 associazioni di volontariato e coop. sociali che si occupano del servizio trasporto dialisi e che dal 2012 gestiscono il sevizio di eccedenza 118. Sostanzialmente, in caso di necessità, quando un’ambulanza si guasta o in caso di maxiemergenza, le C.O. del 118 chiamano a supporto le ambulanze delle associazioni di volontariato, le quali danno la disponibilità giornalmente attraverso un sistema chiamato Andromeda, che permette l’accesso alle singole associazioni tramite una password individuale.
I servizi resi dalle associazioni vengo pagati 80 euro a prestazione, secondo un rimborso spese forfettario che segue un decreto dell’Assessore alla Salute del 15.2.2012. Per cui, se l’associazione che ha dato la disponibilità, non effettua alcun servizio, non riceve nulla. Le associazioni del CoReSa sono circa 20, distribuite su tutto il territorio regionale, soprattutto nei grossi centri urbani (Palermo, Catania, Messina, Marsala, Caltanissetta e Enna) ed attualmente disimpegnano circa 300 servizi al mese.
Ora, è accaduto che improvvisamente il SEUS ha oscurato il sistema Andromeda soltanto per le associazioni aderenti al Coresa, sostenendo che si è superata la sottosoglia per l’affidamento del servizio, e ciò con una e-mail inviata giorno 28 ottobre, sospendendo, con effetto immediato, la possibilità di rendere il servizio di eccedenza fino al 31 dicembre 2015.
Non vi è dubbio che si tratta di una misera scusa per mettere fuori gioco le associazioni del Coresa.
Non vi era ragione alcuna, infatti, per adottare un simile provvedimento, alla luce del fatto che, con una nota sentenza della Corte di Giustizia europea del dicembre 2014, è stato chiarito che, nel caso di servizi di trasporto sanitario in emergenza urgenza affidate alle Associazioni di Volontariato, la soglia per gli affidamenti diretti può essere superata. In più, tra le singole associazioni che rendicontano al CoReSa, quella con più servizi resi non supera i 55.000,00 euro l’anno.
Il motivo vero di tale provvedimento è un altro: dall’inizio dell’anno, noi del CoReSa abbiamo presentato un progetto alla Regione, protocollato all’Assessorato alla Salute, con cui si prospetta una sistema di gestione delle postazioni che porterebbe un risparmio di spesa pari al 50% rispetto al costo attuale.
Ricordiamo che il sistema SEUS 118, con ambulanza autista e soccorritore, costa da solo 131 milioni di euro (tralasciando l’ulteriore costo del medico e dell’infermiere per quelle ambulanze medicalizzato) e il nostro progetto, presentato in data 21 maggio 2015 anche all’allora assessore alla salute Lucia Borsellino in un incontro tenuto in Assessorato, mira ad un abbattimento della spesa relativa a questo servizio che si aggira attorno ai 65 milioni di euro, risorse umane che potrebbero essere dirottate dalla Regione su altri settori del servizio sanitario.
Il volontariato deve essere una risorsa e non un inciampo. Per tale motivo, martedì 17 novembre alle ore 9.00 abbiamo promosso una manifestazione con concentramento presso la sede del SEUS (ex ospedale Guadagna), per protestare contro il provvedimento illegittimo adottato dal SEUS e chiedere a gran voce che i dirigenti del SEUS provvedano a ripristinare immediatamente il servizio.
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